Il Programma

L’obiettivo di Repubblica Digitale

I servizi pubblici digitali devono essere inclusivi e accessibili per tutti e tutte, senza nessun tipo di discriminazione, né alcuna forma di divario. Possedere le necessarie competenze digitali è fondamentale per poter esercitare pienamente i diritti di cittadinanza. Nella trasformazione digitale in corso nessuno deve essere lasciato indietro.

Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri nel quadro della strategia “Italia 2025” con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del Paese.

Per chiudere entro il 2025 il gap attuale con Paesi come Germania, Francia, Spagna e rendere il digitale opportunità reale di crescita sociale ed economica, sono state definite delle azioni di sistema, incluse nel Piano Operativo della Strategia per le competenze digitali. Il Piano, pubblicato a dicembre 2020, contiene le misure ritenute necessarie per abbattere l’analfabetismo digitale e sviluppare un percorso necessario di cambiamento culturale in tutti i settori della società.

Piano Operativo per le Competenze Digitali - I principali obiettivi da raggiungere entro il 2025

  • elevare al 70% la quota di popolazione con competenze digitali almeno di base, con un incremento di oltre 13 milioni di cittadini rispetto al 2019, e azzerare il divario di genere;
  • duplicare la popolazione in possesso di competenze digitali avanzate;
  • triplicare il numero dei laureati in ICT e quadruplicare quelli di sesso femminile, duplicare la quota di imprese che utilizza i big data;
  • incrementare del 50% la quota di PMI che utilizzano specialisti ICT;
  • aumentare di cinque volte la percentuale di popolazione che utilizza servizi digitali pubblici, arrivando al 64%. Portare ai livelli dei Paesi europei più avanzati, l’utilizzo di Internet anche nelle fasce meno giovani della popolazione (all’l’84% nella fascia 65-74 anni).

Sostanziale per il raggiungimento degli obiettivi è, con la regia del Comitato Tecnico Guida, l’attività della Coalizione Nazionale per le competenze digitali, composta da tutti i soggetti, pubblici e privati, che aderiscono al manifesto per la Repubblica Digitale, proponendo azioni concrete, capaci di produrre risultati misurabili e quantificabili.

La Coalizione Nazionale per le competenze digitali aderisce alla Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea.

Repubblica Digitale Logo Digital Skills and Jobs Coalition Logo

Perché

Secondo gli ultimi dati, relativi al 2019, il 58% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni (26 milioni di cittadini) non ha le competenze digitali di base - rispetto al 42% della media dell’Unione Europea - e di questi 11 milioni non sono utenti di Internet. La carenza di competenze digitali nei diversi ambiti sociali ed economici, per cui l’Italia risulta tra i Paesi europei più in difficoltà, dimostra di essere uno dei maggiori freni allo sviluppo del Paese.

I principali indicatori nazionali e internazionali relativi all’area dell’economia e della società digitale (ad esempio il DESI della Commissione UE, i report sull’eGovernment e sull’education dell’OCSE), mostrano che l’Italia è penalizzata in modo significativo nella crescita digitale da una carenza di competenze nella popolazione, che influenza negativamente:

  • la possibilità di esercitare i diritti di cittadinanza e la partecipazione consapevole al dialogo democratico;
  • l’adeguatezza delle competenze rispetto alle richieste dal mondo del lavoro;
  • la capacità del Paese di rispondere alle esigenze dei nuovi mercati e dei lavori ad essi correlati, in gran parte legati alle tecnologie emergenti.

La mancanza di competenze digitali, oltre che sulla vita privata dei cittadini, ha un impatto evidente anche sulla loro occupabilità.

Lo Skills Outlook Scoreboard dell’OCSE analizza le competenze digitali per l’economia del futuro e l’Italia si posiziona tra gli ultimi posti nella graduatoria.

Tra tutti, il dato più allarmante è quello che riguarda i lavoratori ad alto rischio di automazione: solo il 20% beneficia di formazione continua, mentre ben il 40% dei lavoratori impegnati in professioni a basso rischio di automazione ha accesso a corsi di aggiornamento.

Repubblica Digitale é la risposta strategica nazionale a questo problema: agisce con azioni sinergiche e di sistema, mettendo in rete le esperienze e le competenze sviluppate nell’ambito di tutti i settori e di tutte le componenti del nostro Paese.

Gli assi d’intervento

Repubblica Digitale vuole rappresentare una risposta organica e completa sul tema delle competenze digitali e in questo quadro sono stati elaborati la Strategia Nazionale per le competenze digitali e il relativo Piano Operativo n modo da rafforzare, integrare, valorizzare i progetti già in corso e sviluppare le azioni di sistema necessarie. Le attività sono svolte con la regia del Comitato Tecnico Guida e con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni della Coalizione Nazionale per le competenze digitali.

Quattro sono gli assi di intervento individuati dalla Strategia::

  1. lo sviluppo delle competenze digitali necessarie all’interno del ciclo dell’istruzione e della formazione superiore, con il coordinamento di Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Università e Ricerca;
  2. il potenziamento e lo sviluppo delle competenze digitali della forza lavoro, sia nel settore privato che nel settore pubblico, incluse le competenze per l’e-leadership con il coordinamento di Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro della Pubblica Amministrazione;
  3. lo sviluppo di competenze specialistiche ICT per nuovi mercati e nuovi posti di lavoro, in gran parte legati alle tecnologie emergenti e al possesso delle competenze chiave per i lavori del futuro con il coordinamento di Ministero dell’Università e Ricerca e Ministero dello Sviluppo Economico;
  4. il potenziamento delle competenze digitali necessarie per esercitare i diritti di cittadinanza (inclusa la piena fruizione dei servizi online, particolarmente necessaria in questo periodo) e la partecipazione consapevole al dialogo democratico con il coordinamento del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione.

Il Piano Operativo indirizza le 41 linee di azione individuate nella Strategia attraverso 111 azioni e prevede un cruscotto di oltre 60 indicatori per monitorare l’impatto sui 4 assi di intervento. Per ciascuna azione sono definite le principali milestone e gli indicatori di risultato con i relativi obiettivi.